Fasi della ferita - Codice Colore proposto da WCS
(Wound Care Consultant Society)
Ferita rosa
Indica la fase di riepitelizzazione
In questa fase, è possibile osservare delle aree caratterizzate dalla presenza di tessuto
epiteliale neoformato, di colore rosa traslucido, in progressivo sviluppo sopra il tessuto
di granulazione. Il tessuto riepitelizzato ha origine dalle cellule epiteliali migranti dai
bordi della ferita, che si muovono in modo concentrico fino ad unirsi; nelle ferite a
spessore parziale è possibile osservare come le modalità di sviluppo e ricostruzione
del nuovo tessuto epiteliale avvengano inizialmente attraverso la formazione di isole/
gettoni all’interno della loro superficie, via via confluenti tra loro, fino ad arrivare al
ripristino del tessuto cutaneo integro.
Ferita Verde
Indica la fase infetta
Le infezioni che caratterizzano le ferite in questa fase, in cui i processi di riparazione
tessutale risultano compromessi e/o interrotti, sono sostenute principalmente dai
seguenti ceppi batterici: stafilococco aureo, pseudomonas aeruginosa, streptococco
emolitico. Sono inoltre presenti, a livello topico, anche i segni tipici dell’infezione:
iperessudazione della ferita, secrezioni purulente di colorito verdastro, giallognolo o
grigiastro, odore, dolore, gonfiore, calore, ecc.
Ferita rossa
Indica la fase di granulazione
Il letto della ferita appare di colore rosso vivo, essendo molto vascolarizzato; questa
caratteristica rappresenta un indicatore della progressione naturale, senza problemi, dei
processi di riparazione tessutale.
Ferita nera
Indica la presenza di necrosi secca, definita anche “escara”
Il tessuto necrotico, essendo disidratato, si presenta ispessito, duro, coriaceo, di
colorito marrone o nerastro, tenacemente adeso al letto della ferita e ai suoi margini.
Nella sua fase di disidratazione, questo tessuto tende a contrarsi, coinvolgendo
anche i tessuti circostanti, causando quindi dolore al paziente.
Ferita gialla
Indica la presenza di necrosi molle, definita anche “slough” fibrinoso
Il tessuto necrotico si presenta sotto forma di “slough”, un ammasso di materiale
dall’aspetto fibroso, ispessito o anche mucillaginoso, di colorito giallo/biancastro, adeso
al letto della ferita. La sua variabilità cromatica è dovuta alla tipologia dei componenti,
un mix di tessuti devitalizzati, cellule in sfaldamento, essudato, leucociti e batteri.